domenica 20 maggio 2012

Frisio e Gocce di Frisio, Cantina: TERMINE GROSSO azienda agricola. Piccola cronistoria di una piacevole serata in compagnia con cena a base di piatti tipici della tradizione calabra e degustazione di vini a Casa Pizzuti


Spaghetti con mollica, al pecorino
e peperoncino
piatto tradizionale di Melissa (kr)
Seconda serata con amici per quanto riguarda le degustazioni dedicate a vini della tradizione Calabrese, cantine non molto conosciute, ma che hanno carattere e determinazione, vini schietti, amati prima di tutto dai propri produttori, nei quali rispecchiano la loro filosofia personale l'attaccamento al loro territorio i quali cercano di imprimere un carattere personale, con la volontà di coniugare tradizione ed innovazione, ma soprattutto una voglia di riscatto e di voler far parlare di sé negli anni a venire.
 Chi meglio di Eros Bertelloni, Sommelier esperto di lunga data, gastronauta di provata esperienza, puo' saper interpretare un vino? chi meglio di Donato Troiano, direttore della prestigiosa rivista InformaCibo, puo' saperlo descrivere? chi meglio di Salvatore Pizzuti puo' saper interpretare la ricerca della tradizione enogastronomica calabrese e il giusto abbinamento cibo vino? poi ci metti due provetti sommelier, Maurizio Scrivano e Raffaele D'Angelo, fotografo per passione e collaboratore di InformaCibo e la serata è fatta! Aggiungi una cuoca d'eccezione: La sig.ra Palma Pettenato, moglie del caro amico Salvatore che come sempre riesce a tirar fuori ed a saper interpretare alla perfezione ricette oramai desuete dell'antica tradizione melissese.
 “pipi friuti ccù patet” (peperoni e patate fritte).


Salvatore Pizzuti, letterato e poeta in vernacolo ma gourmet per passione, sempre alla ricerca di specialità in lungo e largo la penisola. Assiduo ricercatore di prodotti di nicchia della Regione di Provenienza, la Calabria.



Protagonista della serata, la Cantina TERMINE GROSSO azienda agricola, che produce degli ottimi vini, sapientemente elaborati, partendo dalle uve Gaglioppo uva della tradizione calabra.

La serata piano piano è divenuta anche un viaggio lungo tutto lo stivale, dall'estremo nord, all'estremo sud della Calabria.

Il desiderio iniziale era quello di aggiungere al Frisio altri  vini  Cirò, ma lungo la serata vi si sono aggiunti: il Brunello di Montalcino, l'Aglianico del Vulture,  l'ottimo Bianco Zuani, di Felluga Patrizia e Figli, del Collio del Friuli e il Greco di Bianco di Lucà Santino.

Per l'antipasto di crostini e verdure è stato scelto l'eccezionale Asylia Melissa Bianco DOC, 


i protagonisti della degustazione sono stati  Frisio e Gocce di Frisio, amabilmente omaggiate dall'amico Antonio di Termine Grosso, azienda agricola, e sono stati abbinati a Formaggio Pecorino Crotonese, Caciocavallo Silano, e Parmigiano Reggiano 36 mesi.


Abbinamento retto benissimo. Frisio nel bicchiere si presenta Rosso rubino di media intensità con riflessi granata. Profumi di ottima qualità, le note vinose, frutti di bosco a bacca rossa, sentori di liquirizia, in bocca è un vino caldo, con una buona acidità che bilancia la nota alcolica. I tannini sono morbidi buona la persistenza. Temperatura di servizio: 18 gradi.
Si abbina a primi piatti con carne, selvaggina, lo abbiamo abbinato a pecorino crotonese stagionato, caciocavallo silano e parmigiano reggiano, grazie alla sua struttura, ha retto benissimo anche ai peperoni con patate fritti piccanti, (pipi e patati) preparati dalla signora Palma.
La piccantezza dei peperoni sotto salamoia fritti "Pipi friuti ccu patet" detto alla melissese.
Questo semplice piatto della tradizione è tutto un programma, rappresenta la ricchezza e la diversità della cucina calabrese. Dovrebbe essere un contorno, ma vista la sua ricchezza viene considerato anche un secondo.
Nel resto del crotonese questo piatto viene preparato con peperoni e patate fritti assieme, in un tegame con olio caldo. Nel crotonese utilizziamo una varietà diversa di peperoni, rossi e verdi, rotondi, e spesso ne capita qualcuno piccante.

Mentre a Melissa, a circa 20 km di distanza, assume tutta un altra rilevanza e ricchezza di sapore. Le patate vengono fritte assieme a peperoni e pomodori precedentemente conservate negli orci di terracotta, in salamoia con enormi pietre che ne favorivano l'assenza di aria e la conservazione, preparati per essere utilizzati durante l'inverno,  Frisio  riesce ad attutire la piccantezza di questo piatto grazie alla sua struttura, lasciando note di frutti di bosco.

Alle lenticchie sono stati abbinati due grandi rosati Cirò DOC di due grandi aziende vitivinicole, il MABILIA,  Ippolito 1845 e Le Formelle, di Caparra e Siciliani. 



























E' Salvatore il prolisso intrattenitore della serata, con i suoi piacevoli aneddoti a tema: vini, cibi, personaggi ed eventi passati della sua Melissa, Eros Bertelloni tira fuori dal suo cilindro magico una bottiglia destinata per le grandi occasioni, bisognava finire le deliziose scaglie di Parmigiano Reggiano, ed ecco apparire un Brunello di Montalcino Le CReTe, del 1992, dopo un sonno durato ventanni, gli abbiamo fatto vedere la luce per la gioia dei nostri palati. Vino oramai spoglio, ma che ancora conserva profumo e vigore.






Altra bottiglia apparsa dal famoso cilindro magico di Eros Bertorelli.


















Il Re dei Formaggi
Eros orgogliosamente ci parla dei dei suoi "culatelli" e del riconoscimenti
ottenuti.



un Menù regionale di una cene dell'AIS, Eros è un grande conoscitore di tutte le principali cantine del territorio nazionale. Grande estimatore dei vini toscani.
Visitatore di tutte le più grandi fiere di settore, animatore e organizzatore dei corsi dell'AIS Parma e sempre in continuo aggiornamento











Per finire, fichi in Crocetta con mandorle e Greco di Bianco, di Santino Lucà.

Eros e Donato che disquisiscono, su cantine, amici in comune, nomi che hanno fatto grande l'enogastronomia in Italia.



L'automobile di Eros è una biblioteca enogastronomica ambulante, eccolo tirar fuori "Duemila Vini", la prestigiosa guida dei Vini dell'AIS.



l'arringa di Eros, sembra un avvocato alla corte di Bacco.







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